Disegni - 02
Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica.

a cura di Alberto Calderoni, Carlo Gandolfi, Jacopo Leveratto, Antonio Nitti, con il contributo Tommaso Brighenti, Fabrizio Ballabio


Il disegno è il più antico e frequentato strumento pedagogico per il progetto architettonico. «Sono le mani ad imporre una forma, un contorno, e, nella scrittura, uno stile» così Henri Focillon inizia il suo Elogio della mano, una mano che pensa. Il secondo volume di STOÀ si configura come un tentativo di tratteggiare alcuni aspetti teorici, metodologici e processuali per riflettere, mettendone al centro della discussione alcune caratteristiche peculiari, sul valore radicale del disegno come strumento didattico. L’interesse specifico proposto è nell’indagare in che maniera e per quali ragioni il disegno venga ancora oggi utilizzato per insegnare progettazione architettonica – nodo problematico non scontato – e, attraverso una perlustrazione di alcune pratiche didattiche attuali, si è cercato di definire un ragionamento intorno ad alcuni presupposti e possibili orizzonti capaci di confermare il disegno come fondamento indispensabile, condensatore, nel suo farsi e darsi, di un sapere teorico e medium di un sapere pratico.

The drawing is one of the most ancient and widely used tools for teaching architecture. «Through his hands, man establishes contact with the austerity of thought. They quarry its rough mass. Upon it they impose form, outline and, in the very act of writing, style». Thus wrote Focillion in his In Praise of Hands – hands that think, one could add. STOÀ’s second issue intends to outline some theoretical, methodological and processual aspects to confirm, by placing its distinctive characteristics at the centre of the discussion, the radical value of drawing as a pedagogical tool. The focus of STOÀ [Drawings] is to investigate the ways and reasons for which architectural design continues to be taught through drawing as still relevant questions, and through an in-depth survey of some specific current didactic experiences, the reflections within this issue gather around drawing’s premises and its possible horizons to confirm its fundamental role as a condenser of theoretical knowledge and medium of practical knowledge.

copertina flessibile 240 pagine
Lingua: Italiano, Inglese
prima edizione novembre 2021
ISBN 978-88-32072-14-2
ISSN 2785-0293

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Modelli - 01
Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica.

a cura di Alberto Calderoni, Carlo Gandolfi, Jacopo Leveratto, Antonio Nitti, con il contributo Tommaso Brighenti, Fabrizio Ballabio


A quarant’anni dalla pubblicazione del catalogo Idea as Model, a cura di Kenneth Frampton e Silvia Kolbowski, si propone una riflessione critica intorno allo strumento del modello, aprendo al confronto non solo tra autonomia e inflessioni eteronomiche, approfondimenti e sguardi obliqui, precisazioni e stratificazioni semantiche, ma anche con la storia della sua ricezione critica dal punto di vista metodologico. Nel 1987 Vittorio Gregotti pubblica Rassegna 32 - Maquette e nel 2011 Anne Holtrop, Hans Teerds e Job Floris curano OASE 84, dallo stesso titolo. Nel 2020 sono diverse le riviste che si occupano del tema del modello come strumento di comunicazione, ma anche di lavoro, prefigurazione e analisi dell’architettura, come Log 50 - Model Behavior. Con il nostro primo volume vogliamo inserirci in questa linea analitica, confermando il valore problematico del modello come strumento didattico, medium e opera autonoma. L’intento è quello di restituire un resoconto aggiornato di alcune esperienze condotte da chi intende il modello come fondamento metodologico per la didattica del progetto, provando ad articolarle, tematicamente sotto tre categorie: il modello come strumento di processo; il modello come prodotto progettuale; il modello come dispositivo performativo.

Forty years after the publication of the catalogue Idea as Model, edited by Kenneth Frampton and Silvia Kolbowski, we propose a critical reflection on models, open to comparison with both autonomy and heteronomic inflections, insights and oblique glances, in-depth analysis and semantic stratifications, yet presenting the history of its critical reception from a methodological point of view. In 1987 Vittorio Gregotti published Rassegna 32 - Maquette and in 2011 Anne Holtrop, Hans Teerds and Job Floris curated OASE 84, with the same title, up to 2020, when several journals have dealt with the theme of the model as a working tool for communication, prefiguration and analysis of architecture, such as Log 50 - Model Behavior. Our first issue intends to fit into this analytical line, affirming the problematic value of the model as a didactic tool, as medium and autonomous work. The intent is to delineate an updated account of different experiences that understand the model as the methodological foundation of architectural design pedagogies, and to articulate them thematically under three categories: the model as a processual tool; the model as the product of a design; the model as a performative device.

copertina flessibile 218 pagine
Lingua: Italiano, Inglese
prima edizione Luglio 2021
ISBN 978-88-32072-13-6
ISSN 2785-0293



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