Workshop - 05
Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica.

a cura di Fabrizio Ballabio, Alberto Calderoni, Davide Sacconi

Nel corso degli ultimi decenni il workshop è emerso come un modello pedagogico in grado di ritagliarsi un importante ruolo nel panorama dell’educazione accademica. Questo modo specifico di insegnare e apprendere si basa su obiettivi circoscritti, spesso perseguiti collettivamente e in un tempo molto limitato. Se all’interno dei corsi di studio si propone una conoscenza olistica e progressiva, il workshop è rapido e parziale. La sua agilità si riflette anche nella sua pianificazione. Essendo un modello didattico ed economico flessibile, i workshop possono svilupparsi attraverso collaborazioni intense, in un periodo di tempo limitato, permettendo di mettere a sistema metodi e saperi diversi, e di affrontare questioni complesse con approcci non convenzionali.
Al contempo la velocità di produzione rende il workshop un modello particolarmente efficace osservato dal punto di vista comunicativo: proposte creative e processi progettuali sperimentali, con esiti spesso provocatori, rispondono perfettamente alla sempre crescente domanda di immagini da condividere. Stoà 5 [Workshop] intende offrire una sintetica ricognizione del workshop come metodo alternativo per l’insegnamento della progettazione architettonica.
Una raccolta di resoconti critici e analisi di esperienze che riflettono sulle potenzialità e sui meccanismi organizzativi utili a costruire una genealogia di questa pratica pedagogica per comprenderne e metterne in discussione la sua importanza di fronte alle mutevoli sfide sociali e disciplinari dell’educazione nel campo dell’architettura.


Over the past few decades, a new pedagogical format has begun to gain saliency in the competitive panorama of university education: the workshop. This peculiar model of learning and teaching is characterized by specific pedagogical missions, often pursued collectively and within a very limited temporal framework. While the university aims at a holistic and gradual educational process, the workshop is concise and discrete. While traditional academic education offers long-time programs to equip students with a broad range of competences and knowledge forms, workshops are condensed and collaborative efforts where the overall inquiry takes precedence over the individual contribution. The agility of the workshop is also reflected in its planning. Flexible pedagogical and economic models can bypass the traditional academic trajectories, developing intense collaborations in a compressed time frame, allowing the intersection of different methods and forms of knowledge while tackling complex issues with unconventional approaches. At the same time the speed of production turns the workshop into an extremely appealing model in terms of communication: creative and attractive proposals achieved in just a few weeks and accompanied with the display of exciting experimental processes, perfectly respond to the social networks’ insatiable craving for images. Stoà 5 [Workshop] aims at providing a synthetic survey of the workshop as an alternative and complementary method of teaching architectural design. A collection of critical accounts and analyses that reflect on the workshop’s potential and organisational mechanisms, constructing a genealogy of this pedagogical practice and understanding its relevance against the fast-changing social and disciplinary challenges of architectural education.


copertina flessibile 156 pagine
Lingua: Italiano, Inglese
prima edizione novembre 2022
ISBN 978-88-32072-19-8
ISSN 2785-0293
15€

︎︎︎Info Ordini/Get a copy





Esercizi - 04
Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica.

a cura di Alberto Calderoni, Jacopo Leveratto

All’interno del vasto panorama rappresentato dai programmi didattici proposti per l’insegnamento della progettazione architettonica, un ruolo fondamentale è svolto dagli esercizi, strumenti pedagogici funzionali alla determinazione e consolidamento di alcuni passaggi formativi, definiti all’interno dei syllabus di ogni docente. Nella complessa organizzazione temporale dei singoli programmi laboratoriali, gli esercizi definiscono il tempo scandendo, passo dopo passo, il percorso di apprendimento e collaborando alla messa a fuoco – a volte con lentezza, altre molto velocemente – dell’obiettivo generale dell’esperienza didattica. Se nella maggior parte dei laboratori di progettazione il principale risultato è rappresentato dalla definizione – dalla concezione sino alle fasi avanzate – di un progetto che sia chiaramente individuato dal punto di vista programmatico e dimensionale, nonché univocamente situato nel tempo e nello spazio, il percorso che si compie per giungere a quel risultato è spesso determinato da una sequenza progettata di esercizi. Strumento, espediente, dispositivo pedagogico, gli esercizi possono essere specifici e meno estensivi, talvolta astratti ed extradisciplinari, e attraverso il loro farsi, comporsi e disporsi in una sequenza che segue l’andamento temporale del corso di laboratorio sono appunto strumentali alla definizione di un progetto. Stoà 4 raccoglie una collezione di saggi, immagini e interviste, attraverso cui interrogarsi sulle potenzialità e sulle criticità di questo strumento metodologico, fra profondità ed estensione, attraverso una ricognizione di pratiche didattiche ed esperienze pedagogiche internazionali.

Within the vast panorama offered by the study programmes of architectural design education, a fundamental role is played by exercises, pedagogical tools used to determine and consolidate specific training steps, defined within each teacher’s syllabus. During the complex temporal organisation of the individual workshops, the exercises set the time by punctuating, step by step, the learning process and by contributing to the explication – sometimes slowly, sometimes very quickly – of the general objectives of the educational experience. While in most design studios the main outcome is the definition of a project that is clearly identified programmatically and dimensionally, from conception to the advanced stages, as well as unambiguously located in time and space, the journey towards that result is often determined by a planned sequence of exercises. Exercises are tools, expedients, pedagogical devices: both specific and less exhaustive, sometimes abstract and extra-disciplinary, through their making, composing and arranging themselves in a sequence that follows the tempo of the studio, they are instrumental in structuring the design methodology. Stoà 4 brings together a collection of essays, images and interviews that investigate the potentialities and criticalities of this methodological resource, between depth and extension, through a recognition of pedagogical practices and international experiences.


copertina flessibile 172 pagine
Lingua: Italiano, Inglese
prima edizione luglio 2022
ISBN 978-88-32072-18-1
ISSN 2785-0293
15€

︎︎︎Info Ordini/Get a copy




Renderings - 03
Stoà. Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica.

a cura di Alberto Calderoni, Carlo Gandolfi, Jacopo Leveratto, Antonio Nitti, con il contributo Tommaso Brighenti, Fabrizio Ballabio


Rendering: nella computer grafica, la conversione mediante apposito software del profilo di un’immagine bidimensionale in un’immagine dall’aspetto realistico e percepibile come tridimensionale, grazie al calcolo accurato della prospettiva e all’aggiunta di colori, luci e ombreggiature.

Una disanima degli effetti dell’utilizzo dei rendering in ambito didattico e pedagogico per il progetto di architettura non è stata sistematicamente condotta, poiché la distanza temporale – da quando in maniera effusiva sono diventati quotidiani elementi di lavoro – è, forse, eccessivamente ristretta. Sebbene la portata critica dell’uso di tale strumento non sia stata ancora metabolizzata, la costruzione di immagini tramite la grafica digitale è stata troppo velocemente relegata (sicuramente nella cultura didattica europea) tra le cause di una certa degenerazione del saper fare (quindi del saper progettare) architettura accusando i rendering di essere strumenti perlopiù rivolti alla produzione di un superficiale soddisfacimento retinico. I saggi raccolti delineano – attraverso una mirata ricognizione di pratiche didattiche ed esperienze pedagogiche in corso – uno spettro di potenzialità e criticità di questo strumento dando la possibilità di riflettere su alcune questioni di cui i rendering possono essere significanti.

Rendering: in computer graphics, the conversion by means of special software of the profile of a two-dimensional image into an image with a realistic and perceptible three-dimensional appearance, thanks to the accurate calculation of the perspective and the addition of colours, lights and shadows.

A thorough examination of the effects of architectural renderings in the context of didactics and pedagogy for architectural design has not been systematically conducted so far. This is perhaps due to the short time since this tool has become commonplace in the academic setting. Although the critical scope of architectural renderings has not yet been fully grasped, the composition of images using digital
The collected essays outline – through the investigation of some current teaching practices and pedagogical experiences – the potentialities and critical points of this instrument, reflecting on how renderings can perform as signifiers.


copertina flessibile 172 pagine
Lingua: Italiano, Inglese
prima edizione marzo 2022
ISBN 978-88-32072-15-0
ISSN 2785-0293
15€

︎︎︎Info Ordini/Get a copy

Mark